lunedì 28 ottobre 2013

ANCORA UNA DOMENICA DI MULTE: E' IL COMUNE CHE VUOL FAR CASSA O E' INDISCIPLINA?

Questa volta il giornalista sportivo Daniele Zennaro se l'è risparmiata ( la multa) non se la sono però risparmiata una trentina di automobilisti che hanno parcheggiato in maniera imprecisa sia nel parcheggio del cimitero di borgo ( che non è solo del cimitero) che lungo via granatieri di Sardegna. Uscendo dallo stadio abbiamo colto anche qualche imprecazione verso le forze dell'ordine per la raffica di multe in occasione della partita ma allora si tratta di una volontà dell'amministrazione di far cassa oppure si tratta dell'indisciplina di chi parcheggia? Noi, visto che c'eravamo, possiamo dire che ha fatto specie notare che ci siano state persone che hanno parcheggiato in zona disco orario quando vicinissimo erano stati resi disponibili 70 parcheggi nella zona ex-canevini G-R-A-T-I-S e che c'era, distante 400 metri, l'altro parcheggio a 0.50 centesimi di euro l'ora. " Non si tratta di accanimento" ci risponde il comandante della polizia municipale Michele Tiozzo " nessuna amministrazione che si è susseguita ha mai messo la volontà di utilizzare questi mezzi per far quadrare il bilancio, si tratta di controlli che si devono fare, proviamo a pensare cosa potrebbe accadere se la pattuglia fosse passata, con il parcheggio dei canevini quasi vuoto, e non avesse elevato le contravvenzioni...qualcuno ci avrebbe potuto accusare di omissione di atti d'ufficio" Bhè insomma, premesso che questa volta molto probabilmente le multe che sono state fatte non hanno colpito né pubblico né nessuno dei tecnici o degli atleti a parziale consolazione dei multati possiamo dire che, almeno, questa domenica la CLODIENSE ha vinto e alla grande!!

domenica 27 ottobre 2013

DOPO DIECI ANNI PUO' RICOMINCIARE A USARE IL BAGNO DA SOLO - GRAZIE ALL'OSPEDALE DI CHIOGGIA

Viene operato a Chioggia e ricomincia ad urinare da solo Un’attesa lunga più di dieci anni: a causa di un grosso calcolo e un restringimento dell’uretra il giovane, allora ventenne, non riusciva più a farlo da sinistra il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto, il dr. Andrea Mulonia e il personale infermieristico del reparto di Urologia. Aveva appena vent’anni quando ha cominciato a non essere più in grado di urinare da solo. Per un giovane chioggiotto, allora, era iniziato un incubo fatto di sofferenza fisica e psicologica che ha cercato di risolvere, negli anni a seguire, sottoponendosi a vari interventi chirurgici in diversi ospedali veneti. “Il tempo passava – racconta Paolo (nome di fantasia per rispettare la sua privacy) – ma nulla cambiava, anzi peggiorava. Tanto che ormai avevo perso le speranze, vivevo in solitudine il mio problema e avevo perso fiducia nelle istituzioni sanitarie”. “Il giorno in cui sono stato ricoverato all’Ospedale di Chioggia con urgenza – continua il giovane oggi trentatreenne – l’ho vissuto come il giorno della mia rinascita”. Paolo, infatti, a causa di una ritenzione d'urina con iniziale insufficienza renale, nell’ottobre del 2012, era giunto in Pronto Soccorso a Chioggia. Durante gli esami strumentali, a cui era stato sottoposto immediatamente, oltre al restringimento dell’uretra, i sanitari gli avevano riscontrato anche la presenza di un voluminoso calcolo vescicale (una volta estratto, si scoprirà pesava ben 300 grammi, un caso rarissimo). Si decideva col paziente per l’intervento chirurgico. “All’epoca ho spiegato al giovane – ricorda il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto – che si sarebbe trattato di un intervento complesso della durata di quattro ore circa. L’operazione, eseguita con successo, di divideva in due parti: asportazione del calcolo con una incisione addominale e prelievo di un lembo di mucosa buccale per ricostruire il condotto uretrale ristretto”. Il decorso operatorio era stato regolare e, rimosso il catetere vescicale, dopo ventun giorni, il paziente aveva ripreso atti minzionali normali. “Oggi – aggiunge Tuccitto - a distanza di quasi un anno, il paziente minge spontaneamente vuotando completamente la vescica e conduce una vita di relazione perfettamente normale. Si tratta di un caso complesso in cui l’intervento chirurgico ha scongiurato il pericolo di portare il giovane ad un ulteriore danno renale che poteva condurre all’insufficienza renale grave e quindi alla dialisi”. “Interventi di questa portata – ha evidenziato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – contribuiscono a rendere l’Ospedale di Chioggia un contenitore di servizi di qualità e di eccellenza. Continuiamo così. Un grande grazie a tutti i sanitari di Urologia che hanno partecipato a questa delicata operazione”.

venerdì 18 ottobre 2013

LILIANA e LE SUE AMICHE GETTANO LA SPUGNA

Non è una notizia che diamo con piacere, ci siamo sentiti poco fa con la signora Liliana Montefusco che ci ha confermato la decisione di chiudere in velocità la neo nata associazione che avrebbe dovuto aiutare le vittime della crisi..." lunedì stesso attiverò le procedure per annullare tutti i bonifici ricevuti e di chiudere il conto" ci ha raccontato sconsolata. Purtroppo un'iniziativa che sia pur lodevole per l'impegno e per le finalità di aiutare le vittime della crisi era partita malissimo con la nota vicenda della famiglia Ferracane per continuare, come ci ha raccontato telefonicamente, ancora peggio in quanto si è ritrovata proiettata in un turbine di persone che chiedono aiuto per poi scoprire tutte situazioni particolari " Una ci è venuta a piangere di essere aiutata e poi abbiamo scoperto che aveva appena fatto un tatuaggio da 170 euro" e via così con situazioni sempre strane, una persona sensibile come la Montefusco ( Liliana) che ad ogni situazione,ci crede, corre per dare una mano per poi si ritrova con altre situazioni che probabilmente richiedono esperienze molto scafate per gestire situazioni di disagio che poi, forse, non lo sono così tanto.
Il giornalista Santoro che guadagna milioni
ma non ha fatto alcuna verifica nella vicenda
della famiglia Ferracane
Vogliamo pensare comunque che tutto questo abbia avuto un riscontro positivo, vogliamo sperare che quelle persone che tante volte seguono, senza fare riscontri, vicende di " disagiati" che su facebook straparlano dei servizi sociali che non li aiutano, che vogliono la casa, che non ce la fanno ad andare avanti per colpa del sindaco o delle istituzioni proprio sulla scorta di questa vicenda,significativo il comportamento scorrettissimo del " grande" presentatore televisivo Santoro che pur di fare audiance aveva lasciato straparlare la signorina Leandra Ferracane SENZA fare la MINIMA VERIFICA, prima di attaccare le istituzioni si pongano delle opportune riflessioni.